4 COSE SULL’ANGURIA

L’ANGURIA, il frutto perfetto

 

La frutta può rappresentare una parte importante del pasto e sostituirsi in estate eventualmente anche a quella che usualmente viene occupata dai carboidrati complessi (ad esempio pane, pasta, cereali). Un suggerimento utile è quello di cominciare sempre e in ogni caso il pasto con almeno un pezzetto di frutta (e/o verdura) cruda e scondita.

In questo modo i panallergeni contenuti nella frutta e nella verdura crude, stimolano il sistema immunitario aumentando la tolleranza del cibo che arriverà con il resto del pasto, riducendo l’infiammazione e inducendo il dimagrimento. Inoltre, grazie alle fibre, si va a creare una base che aiuta ad assimilare in modo meno aggressivo zuccheri e grassi del pasto.

 

1- L’anguria è una pianta originaria dell’Africa. Lì il frutto cresce selvatico ed è riconoscibile per le sue foglie particolari e per l’elevato numero di frutti che produce. Fino a cento per ogni esemplare! Per questa ragione, è una sorgente di acqua abituale per gli abitanti della zona, oltre a fungere da cibo di sostentamento.

2- L’indice glicemico dell’anguria è alto, ma il suo carico glicemico complessivo è molto basso perché è ricchissima di fibre, acqua e soprattutto di semi! Questi sono ricchissimi non solo di fibra, ma soprattutto di proteine! 100 g di semini ne contengono circa 35 g. Consumare il frutto completo è come mangiare il tipico “frutto associato a mandorle o frutta secca”.

3- I semi sono fonte di zinco, magnesio, potassio, fosforo, rame e ferro. Sono ricchi di Vitamina C e Vitamina B. Questo frutto è perfetto per reidratarci in estate garantendo l’introduzione dei giusti minerali. Usatelo quindi quando andate al mare, come snack o nelle giornate calde e assolate. Potete creare anche dei frullati (usando anche i semi) oppure ancora, frullando la polpa e aggiungendo succo di limone, dei ghiaccioli sanissimi e gustosi!

4- A meno che non soffriate di diverticoli o ne siate intolleranti, non scegliete di eliminare i semi da questo frutto! Se proprio non riuscite a mangiarli assieme, un’altra idea è quella di tenerli da parte, lasciarli seccare e mangiarli separatamente come fossero, ad esempio, semi di girasole, lino o zucca.