4 COSE SULLA DIETA E IL CICLO MESTRUALE

DIETA E AMENORREA

Sapevate che circa l’80% delle donne soffre di disturbi mestruali?

E sapete che il 15% di queste donne ha dei disturbi gravi? Le percentuali sono altissime!

Sono argomenti davvero enormi e riuscire ad affrontarli in un post è davvero impossibile, ma alcune nozioni è possibile fornirle

Il disturbo dell’amenorrea (assenza di ciclo) è diffusissimo e moltissime donne lo hanno affrontato nella loro vita. Le cause sono molteplici e per questo motivo non basta un integratore, un farmaco e nemmeno una dieta per risolvere il problema. La realtà è che non esiste una dieta vera e propria per l’amenorrea

La cosa importante è ristabilire un equilibrio emotivo e di salute. La dieta deve ricoprire il fabbisogno energetico adeguato e l’80% del risultato lo dà l’equilibrio, la serenità e la flessibilità con cui si affronta la vita.

 

1- Esistono diverse condizioni che determinano lo stato di amenorrea secondaria -ovvero quando una donna dopo aver avuto il ciclo regolare, smette di averlo per più di 3 mesi- e sono: sindromi generiche o anomalie fisiche, uso di farmaci, insufficienza ovarica, squilibri ormonali (problemi di tiroide o sindrome dell’ovaio policistico) oppure amenorrea ipotalamica. Bisogno quindi prima individuare quale tra questi sia il motivo dell’assenza di ciclo.

2- L’alimentazione purtroppo non può agire su un’amenorrea dovuta a difetti anatomici o genetici, ma può aiutare quando le cause sono PCOS (sindrome da ovaio policistico) e l’amenorrea ipotalamica. Nel caso di PCOS è bene rivolgersi ad un nutrizionista che elabori una dieta a basso carico glicemico, mentre nel caso dell’amenorrea ipotalamica bisogna agire cercando di fare recuperare alla donna un rapporto sereno con il cibo, seguendo una dieta bilanciata e priva di restrizioni eccessive che peggiorerebbero la situazione.

3- L’amenorrea ipotalamica è tra le più diffuse ed è conseguente ad una situazione di stress molto elevata, che si riflette sulla produzione degli ormoni sessuali. Sotto stress, infatti, le ghiandole surrenali producono cortisolo (ormone dello stress) e, essendo queste ghiandole collegate direttamente all’ipotalamo, fanno sì che ne risenta anche quest’ultimo. Anche la tiroide può influenzare negativamente l’ipotalamo.

4- Il fattore scatenante è spesso un’attenzione eccessiva nei confronti dell’alimentazione, il tutto molte vote aggravato dallo svolgimento di un’attività fisica eccessiva. Il fattore più importante da contrastare rimane lo stress! La dieta non deve essere fonte di stress e ansia, perché non si farebbe altro che alimentare il circolo vizioso che ha portato alla scomparsa del ciclo. L’attività fisica nelle donne con questo disturbo è preferibile che non venga svolta a digiuno (ciò fa alzare i livelli di cortisolo) e fondamentale rimane la colazione fatta al risveglio.