4 COSE SULLO SPUNTINO

LO SPUNTINO.

Quanto è importante farlo? Qual è quello migliore?

Lo spuntino è un momento che può essere utile e sensato, ma che va comunque letto all’interno di una complessività giornaliera, metabolica e personale, per cui non è detto che smangiucchiare qualcosa ogni tre ore sia il modo migliore per riacquistare la propria forma fisica.

Spesso, per via degli orari di lavoro o dell’attività fisica svolta, si è costretti a modificare la distribuzione dei pasti e a introdurre degli spuntini. Nel ridistribuire le quantità, l’obiettivo sarà quello di mantenere il pasto serale leggero, cosa fondamentale non solo in un’ottica di dimagrimento, ma anche per mantenersi in salute e migliorare la qualità del riposo.

Facciamo qualche esempio di spuntino sano e leggero che potrebbe essere introdotto qualora ce ne fosse bisogno:

•Frutto e frutta secca.
•Crudités miste con robiola o tofu frullato con erbe o crema di sesamo (thain) oppure hummus.
•Una crêpe con un velo di marmellata o una grattugiata di cioccolato extra fondente.
•Frutto o verdura con un cubetto di parmigiano (comodo anche in ufficio).
•Gallette o piccolo panino con prosciutto o bresaola o formaggio fresco.
•Yogurt bianco con semi o frutta secca e qualche pezzetto di frutto fresco o una piccola manciata di cereali integrali.
•Fetta di pane integrale con ricotta e cannella o cacao.
•Yogurt di soia bianco con frutto.
•Frullato con frutto latte di soia e qualche noce.
•Barretta ai cereali e frutta secca (attenzione all’elenco degli ingredienti, se c’è più zucchero che cereali, lasciate perdere) con latte di soia.

Attenzione però! Non sempre è indicato consumare lo spuntino, volete sapere perché?

Leggete qui di seguito!

1- La fame del pomeriggio spesso dipende da una prima colazione non sufficientemente ricca o non correttamente bilanciata. Infatti, il pasto del mattino dovrebbe rappresentare all’incirca il 40% dell’introito energetico giornaliero, mentre il pranzo circa il 35%. Lo spuntino, come si intuisce dalla parola stessa, dovrebbe avere un contenuto energetico medio-basso, dovrebbe essere bilanciato, in modo da non causare sbalzi glicemici e dovrebbe essere facilmente digeribile.

2- Chi pensa di aiutare il dimagrimento con gli “spuntini anti fame”, facilita invece un meccanismo metabolico opposto. E’ molto più efficace fare due soli pasti veri al giorno (la prima colazione e il pranzo) che dividere le stesse calorie in 5 o 6 spuntini.

3- Uno studio pubblicato su Plos One nel 2017, ha dimostrato che l’aumento mattutino della grelina (l’ormone dello stomaco vuoto), indubbiamente a livelli più elevati in chi è a digiuno da 15-18 ore rispetto a chi ha mangiato la sera prima, è correlato con un calo di peso molto più intenso. Il timing alimentare è fondamentale per strutturare un percorso alimentare che abbia come obbiettivo la perdita di massa grassa.

4- Per essere attivato il glucagone (l’ormone catabolico della fame) impiega circa dalle 3 alle 5 ore. Questo significa che dei pasti ben distanziati gli permettono di lavorare bene, mentre continui spuntini ne inibiscono il funzionamento. Mentre un frutto o un vegetale crudo tenderà a dare solo un’inflessione nella secrezione del glucagone, un alimento più complesso (basta comunque lo zucchero della tazzina di caffè) avrà un effetto più significativo.