4 COSE SUL GRASSO

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IL GRASSO.

Qual è il grasso che può essere eliminato e quale invece quello che deve assolutamente esserci, in un corpo, per poter funzionare bene?

Il tessuto adiposo è un deposito di energia accumulata sotto forma di lipidi (trigliceridi), che sono immagazzinati nelle cellule adipose (adipociti). Oltre a questa funzione, il grasso del nostro corpo svolge un ruolo attivo: è in grado di produrre molecole coinvolte nella regolazione ormonale, metabolica, cardiovascolare e infiammatoria.

L’adipocita è una vera e propria fabbrica molecolare: per questo possiamo chiamarlo ‘organo’ adiposo.

In base a dove si trova, perciò distinguiamo:

– Grasso sottocutaneo: che come dice il nome si trova sotto alla cute e quindi lungo tutta la superficie corporea;
– Grasso viscerale: situato tra gli organi della cavità addominale e più in profondità rispetto al sottocutaneo;
– Grasso intramuscolare: presente tra le fibre muscolari e che può portare ad insulino-resistenza se in eccesso.

Ogni persona può accumulare adipe in zone del corpo diverse a seconda del biotipo. Il punto in cui si accumula più grasso sarà lo stesso punto in cui si farà più fatica a perderlo. Si tratta del cosiddetto grasso ostinato.
Ma quale tipo di grasso abbiamo e quale è giusto preservare e quale giusto perdere?

 

1- Esistono diversi tipi di grasso: WAT (tessuto adiposo bianco), BAT (tessuto adiposo bruno) e beige. Il WAT non è solo un deposito di energia ma è un organo endocrino: è correlato all’obesità, all’aumento delle citochine proinfiammatorie, ai profili lipidici e di glucosio nel sangue e anche all’insulino-resistenza. Il BAT invece, viene considerato il “radiatore” naturale del corpo, in quanto, pur essendo uno dei più piccoli depositi di grasso dell’uomo, converte energia chimica in calore.

2- Il grasso bruno è in grado di generare grandi quantità di calore grazie alla presenza delle proteine UCP1 sulla membrana mitocondriale interna. Alla massima stimolazione, il grasso bruno ha la capacità di generare fino a 300 volte più calore per unità di massa rispetto a qualsiasi altro organo nel corpo e, come tale, può rappresentare fino al 10% della produzione di calore totale giornaliero.

3- Il tessuto adiposo bruno viene perso e/o sostituito dal tessuto adiposo bianco con l’età, ma esso contiene piccoli depositi definiti beige, che possono essere riattivati, attraverso un meccanismo chiamato “browning”. Diversi sono i metodi per massimizzare l’effetto browning, per mantenere basso il livello di grasso bianco e stimolare il tessuto adiposo bruno. Alcuni tra questi sono attività fisica ad alta intensità e breve durata (HIIT), la stimolazione del freddo e il ripristino dei livelli di biodisponibilità dell’ossido nitrico.

4- Sequenza “effetto browning”. Le metodiche x massimizzare la perdita di grassi e stimolare il tessuto adiposo bruno possono essere racchiuse in una semplice ma efficace sequenza da effettuare prima di colazione: stimolazione del freddo nella zona di maggior concentrazione del BAT (fare doccia fredda o bagnare polsi e viso con acqua fredda per qualche minuto); assunzione L-Arginina (precursore dell’ossido nitrico); attività fisica HIIT (meglio se fatta in un ambiente non riscaldato)

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