4 COSE SULLA PERFEZIONE

LA PERFEZIONE

Mi è capitato di affrontare l’argomento “PERFEZIONE” con tante delle mie pazienti.

Molte di loro mi dicono “Ceci, non riesco ad essere perfetta”. Oppure “Non riesco a seguire alla perfezione il piano”. Oppure ancora “Come fai ad essere perfetta con l’alimentazione?”…

Quello che vedo negli occhi di queste ragazze e quello che leggo nei loro racconti è un senso di frustrazione, di inadeguatezza che poi finiscono per punire autosabotandosi: mangiando in modo sbagliato. Non allenandosi. Non prendendosi cura di sé. Non amandosi.

Quello che vorrei trasmettere ad ognuna di loro, ad ognuno di noi, è che non esiste la perfezione. 

Nessuno è perfetto.

Dobbiamo metterci in testa che è impossibile seguire un piano alimentare tutti i giorni in modo impeccabile. Perché nessun giorno è uguale all’altro nella nostra vita! Non possiamo aspirare ad avere il corpo di un’altra persona, perché ognuno di noi è fatto in modo diverso!

Siamo PERFETTI così.

Puntiamo al meglio, sempre, ma non pretendiamo di raggiungerlo. Perché non si può. Il suo raggiungimento sarebbe la fine della nostra motivazione interiore.

1- Il termine greco corrispondente è “Teleiotes”, il cui significato coincide con il concetto di completezza: “portare a termine”, “condurre a compimento”. Perfetto è ciò che si manifesta come privo di difetti, non destinato ad esaurirsi o perire. Qualcuno potrebbe invece identificarlo con l’idea di Dio o di un essere sovrasensibile, o ancora con un modello ben definito e riconosciuto ampiamente dalla massa.

2- Normalmente si è consapevoli che “l’essere perfetto” coincide appunto con il suo scopo. Quindi l’aspirare alla perfezione non può che essere una cosa positiva, ma i problemi nascono purtroppo quando il concetto di perfezione viene erroneamente applicato all’essere umano e alle sue pratiche sociali. Più precisamente, il suo utilizzo sbagliato porta all’elaborazione di modelli e ideali precisi non applicabili all’uomo.

3- E’ inevitabile che nessuno riesca a raggiungere la perfezione. Questo fa nascere un senso di inadeguatezza derivato dall’incapacità di essere come quei modelli che, nella nostra mente, rappresentano la perfezione. Quello che manca è la consapevolezza che l’essere umano non deve auto-crearsi, l’essere umano è già perfetto. Essere radicalmente umani significa riconoscere il proprio ruolo nella realtà in cui si vive, ed essere ottimamente ciò che si è.

4- Smettiamo di criticarci. Smettiamo di giudicarci. Smettiamo di sentirci inadeguati. Aspiriamo sempre al meglio, ma nelle nostre capacità. Ognuno di noi è PERFETTO. Non saremmo a questo mondo se non lo fossimo. Proviamo solo a non giudicarci e a condurre al meglio delle proprie capacità la propria esistenza e i nostri scopi.