4 COSE SUL CIBO E L’ISTAMINA

ISTAMINA.

Ormai si sente spessissimo parlare di questa famigerata “allergia all’istamina”.

Ragazzi l’istamina è una molecola LIBERATA IN UN NORMALE STATO DI INFIAMMAZIONE!

È normale che un test dell’intolleranza la presenti alterata!

Quello che bisogna capire è che un termine come “intolleranza all’istamina” ha davvero poco senso nella cultura scientifica di oggi e quello che va affrontato è talvolta la presenza di un suo eccesso dovuto alla interazione tra la eventuale introduzione di alimenti che ne sono ricchi, il mantenimento di uno stato infiammatorio diffuso e la inefficienza della Di-Ammino-Ossidasi (DAO, un enzima) che la metabolizza nell’organismo.

È ovvio che in soggetti già infiammati o allergici ad alimenti o ad altri allergeni (anche respiratori), l’assunzione eccessiva di alimenti ricchi di istamina può arrivare a esacerbare sintomi anche severi.

È bene quindi evitare gli alimenti liberatori di istamina e andare a curare il principio della causa dell’infiammazione.

1- L’istamina è una molecola organica appartenente alla classe delle “ammine biogene”; viene prodotta naturalmente dall’organismo; è anche uno dei mediatori chimici importanti nelle risposte infiammatorie; è del tutto normale averla alta se siamo intolleranti a qualcosa.

2- L’istamina è anche naturalmente presente negli alimenti; gli alimenti ricchi in istamina, per chi è già infiammato, sono correlati a problemi intestinali, eruzioni cutanee, prurito, orticaria, problemi respiratori o, ancora, nausea.

3- In molti casi, le reazioni collegate all’istamina sono solo reazioni in cui questa sostanza fa da “goccia che fa traboccare il vaso”. La manovra più corretta dovrebbe essere quella di “svuotare il vaso” ovvero di ridurre il livello di infiammazione complessivo dell’organismo.

4- Invece di togliere alcuni alimenti, è preferibile integrare l’azione dell’enzima che la metabolizza (DAO) e ridurre i livelli di infiammazione da zuccheri e cibi favoriscono la liberazione di istamina come: pomodori, crauti, spinaci, conserve, salse, cacao, fragola, banana, ananas, papaya, arance, kiwi, lampone, pera, avocado, molluschi e crostacei, noci, nocciole, mandorle e anacardi, albume d’uovo, carne di maiale, caffè.