4 COSE SUGLI ZUCCHERI SEMPLICI

GLI ZUCCHERI SEMPLICI

Quante volte ho sentito: “no, dottoressa, io non zucchero nemmeno il caffè” .. e poi capisco che quella persona in un attimo arriva a circa 15 cucchiaini di zucchero giornalieri (bastano 2 yogurt alla frutta, 1 mela, 1 banana, 4 biscotti da colazione e un cioccolatino a fine pasto). Quantità che possono solo aumentare in chi zucchera le bevande, beve bibite gasate o è perfettamente consapevole di eccedere con i dolci..

La verità è che non sappiamo dove siano nascosti questi zuccheri semplici. E soprattutto, se sono ovunque… allora non dovremmo mangiare nulla?

ASSOLUTAMENTE NO! Dobbiamo però fare una giusta associazione. Qualche esempio?

Frutta con frutta secca, una fetta di torta al cioccolato accompagnata da uno yogurt greco, uno spritz con pezzetti di verdure crude e tocchetti di grana…

E tu? Hai fatto il calcolo di quanto zucchero assumi durante il giorno?

1- Per “zuccheri semplici” si intende una tipologia di carboidrati a rapido assorbimento. Rientrano in questa categoria gli zuccheri “nascosti” che sono diversi dallo “zucchero”, come: sciroppo di glucosio/fruttosio, melassa, malto d’orzo, sciroppo di mais, lattosio, miele, zucchero grezzo, zucchero di canna, zucchero della frutta, fruttosio.

2- I dolcificanti, agiscono in maniera indiretta sulla insulino-resistenza, fenomeno per il quale l’organismo riuscirà sempre meno a gestire i carboidrati. L’effetto più comune nel breve periodo può essere l’incremento di grasso, cui si vanno ad associare patologie tra cui il diabete.

3- La frutta, nonostante sia un alimento benefico e ricco di vitamine e sali minerali, se assunta in modo eccessivo e da sola, può avere lo stesso effetto di un alimento zuccherino “classico”. Il fruttosio, zucchero presente naturalmente nella frutta, viene assorbito tramite una via metabolica differente rispetto al glucosio: dal fegato, e poi si tramuta in grasso.

4- Ricorda: nessun cibo è veleno o nemico, zuccheri compresi! Un’alimentazione totalmente priva di zuccheri è controproducente. Ma è utile saper gestire le “coccole dolci” secondo poche regole base. Associandole sempre a delle proteine, fibre o grassi “buoni”. Tale associazione permette di rallentare l’assorbimento dello zucchero!