4 COSE SULLE FRAGOLE

FRAGOLE.

Il frutto primaverile che amiamo.

Il primo frutto della stagione calda che apre le porte a tutti i buonissimi frutti chi l’estate ci donerà.

Un’interessante analisi, a proposito di fragole, è stata pubblicata da un gruppo di ricercatori italiani sulla rivista scientifica Food and Function.

Gli effetti delle fragole sono positivi soprattutto a livello metabolico, nella difesa da malattie come il diabete di tipo 2, il cancro, l’Alzheimer.

Ricordiamo che la frutta fresca, così come la verdura, rappresenta un ottimo alleato nutrizionale quando si sta cercando di assumere meno carboidrati, anche a rapido assorbimento. La frutta fresca, infatti, contiene nutrienti buoni (acqua, fibra, sali minerali, vitamine) a fronte di pochi carboidrati e soprattutto a lento assorbimento.

La frutta fresca può tranquillamente essere consumata al pasto, con l’avvertenza di masticarla molto bene, per chi non fosse abituato alla sua assunzione.

Se si temono problemi di gonfiore, ci si può aiutare mangiando la frutta a inizio pasto invece che alla fine.

Ma vediamo qualche caratteristica delle nostre amate fragole!

1- Le fragole hanno un alto contenuto di antiossidanti che le rende efficaci alleate nel controllo dei radicali liberi, dell’infiammazione generale e nella protezione del DNA.

2- Gli effetti delle fragole sono positivi soprattutto a livello metabolico. La funzione protettiva dell’alimento agisce in modo generalizzato, così che gli effetti che ne derivano sono il dimagrimento, la riduzione dell’infiammazione e la modulazione del sistema immunitario.

3- Il loro impatto glicemico è basso ed è quest’ultima la variabile importante a livello metabolico. Si può mangiare anche una cospicua quantità di questa frutta senza che vi sia effetto negativo sulla glicemia. Se si abbinano al cacao, se ne potenzia l’effetto dimagrante e antiossidante.

4- E se sono intollerante? Tornare a mangiare le fragole si può: la reattività al frutto può essere calmata attraverso una gestione dell’infiammazione generale e di una buona dieta di rotazione. L’utilizzo di integratori come curcuma o ribilla può aiutare la gestione dello stato infiammatorio di base mentre con la dieta si agisce sia sulla riduzione della stessa che sulla rieducazione alla tolleranza del sistema immunitario.