4 COSE SU CAPELLI E ALIMENTAZIONE

CAPELLI E ALIMENTAZIONE

La caduta o perdita dei capelli è in parte fisiologica. Quando è eccessiva, però, diventa il sintomo di un disagio organico che può avere le sue cause tra le più svariate.

Le cause più comuni per cui il capello cade sono comunque di origine ormonale, nutrizionale (il capello risponde rapidamente alla carenza di alcuni nutrienti) e/o infiammatoria, o legata allo stress.

Particolarmente legata alla componente ormonale è la cosiddetta alopecia androgenetica, i cui caratteri possono essere più o meno marcati e che in genere trova la propria caratteristica più evidente nella perdita di capelli localizzata alle tempie.

La nutrizione, il controllo dell’infiammazione e lo stile di vita hanno un ruolo importante. Da notare che questo tipo di perdita di capelli è stato correlato anche all’uso del fumo di sigaretta (smettere di fumare è utile).

L’uso di integratori come Ribilla, MG3 ed integratori specifici a base di zinco per Capelli e Unghie possono essere utili ausili nel riequilibro infiammatorio e minerale.  In particolare, l’uso di inositolo può essere utile nei casi di alopecia androgenetica.

1- Le cause più comuni per cui il capello cade sono di origine ormonale, nutrizionale (il capello risponde rapidamente alla carenza di alcuni nutrienti) e/o infiammatoria a partire dalla capacità di reagire allo stress.

2- Una dieta ipocalorica prolungata, la scarsa quantità di proteine e sali minerali così come lo stress, hanno un ruolo cruciale nella caduta del capello (un po’ come un albero che in autunno perde le foglie) un organismo stressato e senza sufficienti risorse può decidere di liberarsi dei propri capelli.

3- Cosa fare? Escludere la presenza di un malassorbimento attraverso un esame chimico-fisico delle feci può essere utile. La carenza di zinco, ferro e vitamina d è stata infatti associata alla perdita eccessiva di capelli, per cui la supplementazione di questi elementi può essere utile.

4- Inoltre, una prima colazione abbondante, l’assunzione di un sufficiente quantitativo di proteine e nutrienti e la modulazione dei picchi glicemici (usando carboidrati a basso impatto glicemico e abbinandoli ad una quota proteica) sono già elementi utili a mettere l’organismo nelle migliori condizioni per reagire allo stress.